La giustizia
nella storia
“Dove si tratta di togliere definitivamente un diritto al pubblico o al privato,o di irrogare una pena, è necessaria la maggior rettitudine dei giudizi, e quindi i maggiori lumi di mente, la maggior imparzialità di cuore nei giudici, e una matura discussione nelle deliberazioni…”
G.D. Romagnosi, Principi fondamentali di diritto amministrativo onde tesserne le istituzioni, Prato, 1835, p. 17
“Praticando la giustizia diveniamo giusti, la temperanza temperanti, la fortezza forti.”
Aristotele, Etica Nicomachea, par. 1103b
“Quel che importa è che voi facciate attenzione se io dico cose giuste o meno perché questa è, in fin dei conti, la virtù del giudice, mentre quella dell’oratore è di dire la verità”
Platone, Apologia di Socrate
“La limitazione della libertà dei cittadini non può avvenire più di quanto è necessario per attuare una uguale limitazione della libertà”
Karl Popper (La società aperta e i suoi nemici. Platone totalitario, Roma, 1973, pp. 159-160)
“Abbiamo bisogno di uno Stato, di uno Stato di diritto, sia nel senso kantiano, per cui lo Stato rende effettivamente praticabili i nostri diritti umani, come anche nell’altro senso kantiano, per cui lo Stato crea e ratifica quel diritto – la norma giuridica – che limita la nostra libertà, e la limita quanto meno possibile e il più equamente possibile”
Karl Popper (Tutta la vita è risolvere problemi. Scritti sulla conoscenza, la storia e la politica, Milano, 1996, 210-211)
“Il postulato della giustizia appartiene a un ethos dominato non dai diritti individuali ma dai doveri. Non si può volere la giustizia e pensare di costruirla sui diritti, rifiutando i doveri”
G. Zagrebelsky, Il diritto mite, Torino, 1992, p. 126
“Quella della complicatezza è una delle note caratteristiche dell’epoca contemporanea così come dell’uomo contemporaneo; il suo originario impeto irrazionale spinge quest’ultimo a scostarsi dal semplice e dal lineare per avvicinarsi al complicato ed al tortuoso. Ma anche di fronte a questa realtà e di fronte sia alla reale ricchezza, che non può essere misconosciuta, della vita contemporanea, sia alla solo apparente ricchezza che è data dalla sua complicazione, occorre che il legislatore mantenga fede, nei limiti in cui ciò può essere fatto, all’esigenza della semplicità”
Lopez de Oñate, La certezza del diritto, Milano, 1942, pp- 69-70